Design, arredamento, moda. Copenaghen è anche capitale di stile, e il Danish Museum of Art & Design, anche detto Designmuseum Denmark (precedentemente Danish Museum of Decorative Art, in danese Kunstindustrimuseet), ne è la prova concreta.
Si tratta del museo di design e artigianato proveniente dalla Danimarca e dal resto del mondo, e presenta opere di designer danesi famosi, stilisti di fama internazionale, ma anche ricche collezioni di porcellane europee ed orientali.
Il museo è ospitato in un edificio in stile rococo che nel ‘700 era un ospedale (il Frederiks Hospital), e fu convertito a questo scopo negli anni ’20 del Novecento dai designer danesi Kaare Klint e Ivar Bentsen, che operarono le dovute modifiche all’edificio e lo arredarono.
Klint, inoltre, si servì del museo anche come studio personale, vi lavorò e vi insegnò persino, formando giovani menti che divennero poi architetti e designer molto influenti.
L’edificio era stato costruito sotto il regno di Federico V, su progetto degli architetti Nicolai Eigtved e Lauritz de Thurah.
Ma l’idea di un museo del design a Copenaghen è precedente: nel 1890 la Confederazione delle Industrie, insieme ad altri enti, fondò il museo, che venne ospitato in un edificio appositamente progettato da Vilhelm Klein e situato nella piazza del Municipio, proprio accanto alla sede della Confederazione delle Industrie.
L’edificio, terminato nel 1894 e aperto al pubblico l’anno successivo, ospitava le mostre in gallerie separate per “tematiche”: porcellane, argenti, mobili, vetreria, tessuti. Questo rifletteva lo scopo iniziale del museo, ovvero quello di servire da ispirazione per gli artigiani dell’epoca, che potevano ammirare le migliori opere del proprio campo nel corso del tempo.
Il museo venne poi trasferito nella sua collocazione attuale nel 1926.
Dal 2012, accanto al Museo sorge un laboratorio di design, aperto a persone di qualsiasi età .
Indice
Perché andare
Se siete amanti del design, tutto ciò che è custodito nel museo vi toglierà il fiato. A partire dall’edificio stesso, rimodernato e riarredato da due dei più importanti designer danesi del secolo scorso, Kaare Klint e Ivar Bentsen.
Il design, qui, è da intendersi in ogni sua sfaccettatura: non solo arredamento ed oggettistica, ma anche moda, arti visive e performance. Ad esempio, potete esplorare l’evoluzione dell’abbigliamento femminile dal ‘600, oppure (nei mesi estivi) assistere a spettacoli teatrali nel giardino o nel ristorante.
Inoltre, il museo organizza dei workshop per bambini nelle domeniche e durante le vacanze estive, per permettere loro di esplorare con la fantasia ed esprimersi attraverso le forme, i colori e i linguaggi dell’arte.
Cosa aspettarsi dalla visita
Un tuffo nel design, un viaggio nel tempo e nello spazio in un ambito che è uno dei punti di forza di Copenaghen e della Danimarca in generale.
Porcellane cinesi, sedie danesi, vestiti tedeschi e mobili italiani: l’arte, nel Danish Museum of Art & Design, parla ogni lingua del mondo. Non solo nella mostra permanente, ma anche nei tanti allestimenti temporanei che si susseguono nel corso dei mesi.
Le opere da non perdere
Per esempio, al momento è allestita la mostra «Bauhaus #itsalldesign», che propone un excursus nell’arte, la fotografia, il cinema e l’architettura moderni e contemporanei, con opere di artisti del Bauhaus come Marianne Brandt, Marcel Breuer, Lyonel Feininger, Walter Gropius, Wassily Kandinsky e molti altri, e opere di artisti contemporanei del calibro di Olaf Nicolai, Adrian Sauer, Enzo Mari, Lord Norman Foster, Opendesk, Konstantin Grcic, Hella Jongerius, Alberto Meda e Jerszy Seymour. La mostra rimarrà al museo fino al 1° dicembre 2019.
Un altro allestimento degno di nota è «SHARING», situata nella plaza antecendente all’ingresso e visitabile fino al 2 novembre, che vuole essere un assaggio delle opere presenti all’interno del museo, proposte in un’ottica di condivisione e comunità umana.
Permanente è invece la mostra «Danish Design Now», una panoramica sul design danese contemporaneo visto attraverso gli occhi dell’arte, della grafica, della moda e dell’arredamento.
La sedia, oggetto simbolo del design danese, è celebrata in un intero corridoio a lei dedicato, che custodisce opere di Mackintosh, Van der Rohe, Thonet e Jacobsen.
Infine, il museo ospita la più grande biblioteca del design dell’intera Scandinavia, per non parlare di un database illustrato e completo di tutta l’oggettistica di arredamento realizzata in Danimarca dal 1900 al 2000.
Informazioni pratiche
Dove si trova e come arrivare
Il Museo si trova nel cuore del centro storico di Copenaghen, accanto al Castello di Amalienborg e ai numerosi bar e ristoranti di Nyhavn.
Ci si può muovere comodamente a piedi e in bici, lasciando il mezzo nei posti appositi vicino all’entrata del museo.
Si può raggiungere l’edificio anche in bus, con la linea 1A, fermandosi ad Amalienborg o Esplanaden e camminando 2 minuti fino al museo, o con le linee S del treno/metro, fermandosi a Kongens Nytorv o Amalienborg.
Se venite in auto, ricordate che il museo non dispone di parcheggi pubblici. Il garage più vicino è a Dronnings Tværgade, a circa 5 minuti di distanza a piedi.
Quanto costa: prezzi dei biglietti
- Studenti sotto i 26 anni, muniti di badge: entrata gratuita
- Adulti: 115 kr
- Adulti over 65: 80 kr
- Gruppi (minimo 10 persone): 80 kr a persona
- Possessori della Copenhagen Card: entrata gratuita
Il Design Museum è incluso nella Copenaghen Card, che include anche i mezzi pubblici e il trasferimento dall’aeroporto.
Lo shop, il bar, la biblioteca ed il giardino sono visitabili gratuitamente.
Orari
- Lunedì: chiuso
- Da martedì a domenica: 10:00 – 18:00
- Mercoledì: 10:00-21:00
L’ultimo ingresso è consentito a mezz’ora dalla chiusura. In estate, giardino e ristorante potrebbero chiudere alle 17 per consentire lo svolgersi degli spettacoli teatrali.
Il museo organizza tour guidati in danese o in inglese della durata di 50 minuti per un massimo di 30 persone.