Chi visita Copenaghen per la prima volta sentirà sicuramente parlare di Christiania. Freetown Christiania non è solamente un quartiere della nota capitale Danese ma bensì una vera e propria cittadina “indipendente” all’interno di Copenaghen.
È bene non confondere la Christiania Danese con l’omonimo nome antico di Oslo. Infatti, la capitale Norvegese ha mantenuto il nome Christiania per più di tre secoli a partire dal 1624, riassumendo l’originale nome medievale Oslo solo nel 1925.
La Christiania Danese, non ha nulla a che fare con quella Norvegese (che assunse il nome dal Re Cristiano IV). Infatti, il nome completo in Danese di Christiania, Fristaden Christiania, significa città Libera, quindi indipendente dal governo locale.
Indice
Christiania oggi
La Christiania di oggi è decisamente diversa da quella della visione utopistica di Ludvigsen. Pur rimanendo una città autogestita e dall’ispirazione progressista è ormai fortemente nota come un luogo di aperta circolazione delle droghe leggere. L’opinione pubblica Danese a tal riguardo è sempre stata divisa.
Infatti, una parte dei Danesi residenti a Copenaghen trova Christiania un esperimento sociale riuscito. Un’altra parte pensa che l’aperta circolazione di droghe sul territorio non offra una buona pubblicità per Copenaghen e il suo fallito controllo dell’area in questione.
Nonostante ciò, Christiania resta la quarta attrazione più popolare a Copenaghen, contando ogni anno milioni di visitatori.
Malgrado l’aperta circolazione di droghe (in particolare nella famosa Pusher Street), Christiania rimane un luogo abbastanza sicuro da visitare in veste da turista.
Infatti, le principali regole della città libera proibiscono il furto, la violenza, i fucili, i coltelli, i giubbotti antiproiettile, le droghe pesanti e i motociclisti.
Perché visitarlo
Secondo alcuni Danesi, visitare Christiania è qualcosa che solo la Danimarca può offrire in quanto questo esperimento sociale è unico al mondo.
Per questo durante la visita a Copenaghen è bene riservare qualche ora per una breve visita alla Freetown, almeno per ammirare i suoi bellissimi murales o per seguire una delle numerose attività culturali programmate dai suoi residenti.
Cosa vedere a Christiania
Al contrario di quello che si può pensare dalla descrizione di città libera, Christiania è un posto frequentatissimo dai turisti durante tutto l’anno. All’interno di Christiania vi sono, infatti, numerosi negozi di artigianato, bar, ristoranti, laboratori di restauro e luoghi di spettacolo spesso utilizzati dal comune di Copenaghen stesso in ambito culturale.
Molti residenti vivono lì con le loro famiglie e l’area è sicura da frequentare in qualsiasi momento del giorno. La sera, in particolare, è frequentatissima dai più giovani che prediligono Christiania per i suoi movimenti culturali e l’intrattenimento.
Particolarmente popolare il cinema Byens Lys che offre la possibilità di assistere ogni Martedì all’evento “Science & Cocktails” in cui ricercatori scientifici presentano le loro ricerche al pubblico, in compagnia di freschi cocktails.
La città, inoltre, è famosa per le bellissime opere di street art dipinte all’interno e all’esterno degli edifici. Queste attraggono gran parte dei turisti e rimangono una delle principali attrazioni di Christiania.
Christiania si trova nel quartiere di Christianshavn che è facilmente raggiungibile a piedi o in autobus, in quanto le automobili non sono ammesse all’interno del distretto.
Il principale modo di raggiungere Christianshavn dal centro della città è prendere l’autobus 350S da Nørreport Street e poi camminare fino al principale ingresso della città. Oggigiorno circa 900 residenti vivono a Christiania.
Dormire a Christiania
La città stessa non è dotata di strutture alberghiere ma è possibile trovare un alloggio nei pressi del quartiere di Christianshavn.
Uno degli alberghi più vicini a Christiania è Prinsessegade 52 che si trova a circa 10-15 minuti dall’ingresso alla città libera.
È possibile vivere in questo quartiere?
Al contrario di quello che sembra, trasferirsi e vivere a Christiania non è affatto semplice. Infatti, nonostante la comunità sia aperta internazionalmente, ci sono delle regole da seguire che includono il fatto che i membri della società possono occupare, spesso gratuitamente, una stanza o casa per tutta la vita.
Quindi, la loro porzione di territorio, casa o laboratorio viene liberata solo alla loro morte.
Quando vi è un posto vacante, specialmente per quanto riguarda le abitazioni, questo viene pubblicato su Ugespejlet, il giornale locale di Christiania.
Sfortunatamente, per un singolo posto vi sono migliaia di richieste e molte persone restano in lista d’attesa persino anni! La città è divisa in 14 quartieri ed ogni quartiere è responsabile della verifica dei suoi residenti.
Come Christiania nel suo insieme, il processo abitativo è governato da una democrazia di consenso. Le riunioni di quartiere sono tenute per determinare a chi viene assegnata la stanza o la casa, e deve essere presa una decisione unanime.
L’approvazione di un singolo residente richiede moltissime ore e, in genere, vengono prediletti individui dallo spirito creativo che possono apportare un beneficio, anche economico, per l’intera comunità.
Storia del quartiere
La città libera di Christiania si trova in un quartiere chiamato Christianshavn che originariamente ospitava la parte militarizzata di Copenaghen e si dice avesse “tra le migliori opere di difesa del XVII secolo sopravvissute al mondo”.
In particolare, la caserma di Bådsmandsstræde ospitava il Reggimento di artiglieria reale, il Comando del Comando militare e i laboratori e depositi di munizioni. Tuttavia, dopo la Seconda Guerra Mondiale gli edifici militari vennero abbandonati e non sorvegliati per molto tempo.
Il 4 settembre 1971, gli abitanti del quartiere circostante abbatterono la recinzione per occupare parte dell’area inutilizzata come parco giochi per i loro bambini.
Sebbene all’inizio questa non fosse un’azione politica organizzata, ben presto si trasformò in una vera presa di posizione contro il governo Danese con a capo un giornalista anarchico di nome Jacob Ludvigsen che il 26 Settembre 1971 dichiarò Christiania una città libera dal governo Danese.
Christiania venne dichiarata da Ludvigsen “una terra dei coloni. La più grande opportunità per costruire una società da zero – pur continuando a incorporare le costruzioni rimanenti”. L’obiettivo di Christiania era quello di creare una società autonoma in cui ogni individuo fosse responsabile del benessere dell’intera comunità.
Per quasi trent’anni Christiania è stato il punto di forza del movimento artistico e hippie di Copenaghen, garantendosi lo stato di suolo autogestito da parte del governo. Tuttavia, durante gli ultimi anni è divenuta nota come un paradiso per la circolazione delle droghe leggere.